Domenica probabilmente miglior partita, o comunque primo tempo, della stagione. Vi portate a casa 3 punti importanti e finalmente siete riusciti a battere una squadra più in alto di voi in classifica. Quali sono state le vostre sensazioni dopo la gara e gli allenamenti seguenti?

È stata una bella sensazione perché sapevamo che ognuno di noi ha dato il massimo dimostrandolo in campo, senza mai andare sottotono. È stata una vittoria più che meritata ma non abbiamo ancora fatto niente. La domenica si festeggia e il lunedì testa alla prossima partita.

 

Oltre alla vittoria, avete mantenuto anche la porta inviolata, confermandovi la seconda miglior difesa del campionato. Quanto è importante per voi non concedere gol agli avversari?

Innanzitutto, la cosa più importante è sempre portare a casa i 3 punti, naturalmente giocando nel reparto difensivo è un obbiettivo che mi sono posto, soprattutto perché il nostro capitano, Spanu, è molto esigente da questo punto di vista. Al momento devo dire che lo stiamo soddisfacendo.

 

Domenica c’è lo scontro diretto contro la Lugagnanese, che all’andata vi aveva bloccati sullo 0-0, mentre in coppa vi siete imposti con un rocambolesco 4-3. Che tipo di partita ti aspetti tra la seconda miglior difesa e il terzo miglior attacco del campionato?

Purtroppo, non ero ancora arrivato in prima squadra quindi ti posso parlare dal punto di vista della classifica: loro sono settimi a +2 da noi quindi sarà sicuramente una partita equilibrata, da precisare che rispetto all’andata siamo una “squadra nuova” dunque sono convinto che, mantenendo le prestazioni delle ultime partite, possiamo portare a casa i 3 punti.

 

Quest’anno eri partito per fare il campionato Juniores, ma dopo poco ti sei ritrovato titolare inamovibile della prima squadra. Come ti stai trovando e come cambia mentalmente e fisicamente passare da un campionato giovanile a uno senior?

Fin dall’inizio mi hanno incluso nel gruppo come se fossi già parte della squadra e quindi devo dire che mi trovo benissimo. Dal punto di vista mentale è cambiato poco, all’inizio c’è stata un po’ la pressione dei più “vecchi” e secondo me è normale, quindi avevo quell’ansia di prendere dei nomi per qualche errore ma poi mi sono adattato all’ambiente che mi circondava. Dal punto di vista fisico è cambiato molto, giocando con gente più grande ogni tanto mi ritrovo a dover affrontare dei “giganti”, ed essendo uno dei più piccoli fisicamente a volte faccio fatica.

 

Sei sempre costante nelle tue prestazioni, garantendo alla squadra un apporto importante sia in fase difensiva che di spinta (soprattutto con il cambio modulo). Dai come l’impressione di non sentire la pressione, ma di giocare con naturalezza facendo cose semplici ed efficaci. Che tipo di sostegno/consigli hai ricevuto dai compagni e dal mister?

Sempre costante purtroppo no, ho giocato partite in cui potevo dare molto di più. In realtà dipende da partita a partita, in certe sento più pressione rispetto alle altre e secondo me parte tutto dal primo approccio: un passaggio sbagliato, uno stop, un tiro ecc…
Devo dire che un gruppo così non l’ho mai avuto, fin da subito i miei compagni, Pippo e il mister mi hanno dato fiducia, gasandomi e permettendomi anche di giocare la prima partita da titolare. Ho dovuto ricambiare il favore con le buone prestazioni (ride, ndr).