Contro Rottofreno siete tornati alla vittoria, ma lo spirito messo in campo si era già visto contro la Sarmatese. Qual è stata la differenza tra queste due partite?

Il calcio spesso è fatto di episodi, di dettagli che fanno la differenza. Domenica è stata una vittoria dove gli eventi sono stati dalla nostra parte e noi siamo stati bravissimi a sfruttarli curando ogni dettaglio per conquistare i tre punti, fondamentali. A Sarmato, contro una squadra molto organizzata e che meritatamente sta in alto, abbiamo pagato alcune disattenzioni che ci hanno portato alla sconfitta, nonostante lo spirito messo in campo fosse quello giusto.

 

Vittoria e porta inviolata, rischiando poco se non nei primi 15’ del match, dove hai fatto una grandissima parata su De Sensi. A livello psicologico quanto è importante non subire gol?

Sicuramente non subire gol per portiere e difensori è come per gli attaccanti segnarli e quindi tutta la squadra ne trae beneficio giocando più serena. Quando la porta resta inviolata è merito del collettivo perché anche attaccanti e centrocampisti devono collaborare alla fase difensiva. 
Domenica è stata davvero la vittoria del gruppo, giocatori e staff, nessuno escluso! Chiaramente son felice di aver contribuito con quella parata nel primo tempo ma dovrei davvero elencare tutti perché tutti hanno tirato fuori una prestazione ottima! Cito solo il salvataggio provvidenziale del Viglio sulla linea nel secondo tempo che ci ha dato una scossa e ci ha evitato un finale bollente!

 

Contro Rottofreno, soprattutto nel secondo tempo, non avete finalizzato delle buone occasioni. Colpa della stanchezza o i due gol di vantaggio vi avevano in qualche modo appagati?

Secondo me eravamo tutti storditi dal gol capolavoro di Mirko Uni!! Battute a parte, dobbiamo avere un pizzico di cinismo in più e sfruttare ogni occasione che creiamo per segnare, perché il calcio insegna che, a tutti i livelli, le partite non sono mai chiuse finché l’arbitro non fischia la fine.
Con il Rottofreno, che è una squadra sempre ostica da affrontare, abbiamo creato tanto poi per alcuni demeriti nostri e un po’ per bravura loro non siamo riusciti a chiudere la partita con un risultato più rotondo. Sicuramente non eravamo appagati, questo è certo, soprattutto venendo da due sconfitte consecutive senza segnare.

 

La prossima partita è contro la capolista. Che partita ti aspetti?

Mi aspetto semplicemente una partita bella da giocare. Affrontare una squadra forte in ogni reparto e costruita per vincere da sicuramente grandi stimoli, alza il livello di adrenalina e ti dà l’occasione di superare i tuoi limiti.

 

A Carpaneto fare risultato è difficile e bisognerà curare tutti i dettagli. Secondo te, cosa servirà per evitare la sconfitta e su cosa dovrete cercare di puntare per metterli in difficoltà?

Senza dubbio fare risultato in casa del Carpaneto è difficile, ma non impossibile. Nessuna squadra è sconfitta in partenza, su nessun campo del campionato.
Chiaramente sono in testa alla classifica con merito e questo è segno di costanza nei risultati e bravura nel restare al top. Se caliamo anche solo per un secondo l’attenzione loro hanno giocatori in grado di metterti in grande difficoltà in qualunque momento.
D’altra parte, noi sappiamo quali sono i nostri punti di forza e cercheremo di sfruttarli al meglio per fare una grande partita, intensa e con grande agonismo. Con il mister stiamo lavorando bene, con il giusto entusiasmo e il giusto impegno, grazie anche alla vittoria di domenica. Sarà fondamentale avere equilibrio, pazienza e serenità in ogni momento per vivere al meglio una partita bella e tosta come quella che ci aspetta.

 

La classifica è molto corta, quindi bastano una serie di risultati utili per tornare in zona playoff. Ci credete o siete più concentrati sull’evitare i playout e abbandonare le ultime posizioni?

La nostra concentrazione adesso deve essere esclusivamente sulla partita di domenica, per affrontarla nel migliore dei modi. Pensare ad orizzonti troppo lontani adesso come adesso, non serve, anzi rischia di essere controproducente.
E’ un campionato strano, classifica corta e con margini di errore sempre più piccoli per tutte le squadre, non scordiamolo.
Per questo il nostro obiettivo deve essere quello di farci trovare pronti ogni domenica per tenere alle spalle quante più squadre possibili.

 

Mattia Dallaturca