Domenica altra grande prestazione contro una buona squadra come Fiorenzuola, ma 0 punti raccolti. Quanto rammarico c’è?

C’è molto rammarico, soprattutto dopo le buone prestazioni della squadra nelle ultime tre partite nelle quali si potevano portare a casa più punti.

 

Al di là del rigore molto generoso, non avete concesso tiri in porta. Contro Rottofreno (sempre in casa) non avete subito gol. A livello difensivo è cambiato qualcosa rispetto a prima o è l’”effetto” casa che vi dà più sicurezza?

Personalmente non sono influenzato dall’”effetto casa”. Sto notando una maggiore attenzione da parte del reparto difensivo, forse anche spronati dalla posizione in classifica e dalla voglia di migliorare e risalire. Sicuramente anche il cambio di modulo ha inciso tanto.

 

Sei un difensore ma, essendo rigorista, sei anche il secondo miglior marcatore della squadra. Essere il primo rigorista, in qualche modo, ti responsabilizza o ti fa sentire più sotto pressione (soprattutto se poi dovessi sbagliarlo)?

Mi sono ritrovato a ricoprire questo ruolo un po’ per caso.
È una grande responsabilità, che sicuramente crea pressione, ma è anche molto stimolante. Nel caso dovesse capitare l’errore spero che la squadra possa perdonarmi.

 

Domenica vi aspetta la Borgonovese che dista 3 punti in classifica. Che partita credi che sarà?

Sarà una partita ostica che giocheremo come fosse una finale. Come si sa ogni partita è a sé, ma noi daremo il massimo per portarci a casa i tre punti.

 

L’ultima vittoria in trasferta risale al 31 ottobre contro Vigolzone. Come te lo spieghi? Cosa vi manca per migliorare il vostro rendimento anche lontano da casa?

Come ho detto prima non penso di essere influenzato dal fattore casa. Se devo pensare per la squadra, forse la familiarità del campo incide sulla prestazione e di conseguenza sul risultato finale.

 

Avete iniziato la stagione con obiettivi molto diversi da quelli di oggi. Tuttavia, nel girone di ritorno, ad eccezione della partita contro Ziano, avete sempre fatto prestazioni più che buone, raccogliendo meno di quanto avreste meritato. Pensi che giocando sempre così la rincorsa ai playoff sia ancora possibile o ormai è troppo tardi e l’obiettivo rimane esclusivamente la salvezza?

Le buone prestazioni del girone di ritorno hanno portato a una maggiore fiducia e più ottimismo nella squadra. Ad oggi il primo pensiero va alla salvezza, con il desiderio e la volontà di riuscire a terminare il campionato in una buona posizione in classifica.

 

Mattia Dallaturca