Sandro Rainieri è il preparatore dei portieri della prima squadra. È con il Fidenza da diversi anni ed è ormai un volto storico del nostro staff.
Sandro è un uomo di sport a 360° in quanto continua a giocare a livello amatoriale ed è appassionato a tanti diversi sport, tra i quali c’è anche la canoa.

 

Da quanto tempo fai parte del Fidenza? Qual è il tuo ruolo?

Sono al Fidenza da cinque anni grazie ad un noto mister della provincia del quale sono amico e faccio il preparatore dei portieri della prima squadra.

 

Com’è stata la tua carriera da calciatore?

Da calciatore ho avuto una carriera piena di soddisfazioni a livello dilettantistico. Ho giocato come portiere in molte squadre della provincia di Parma, in varie categorie.
La mia carriera è iniziata all’età di 9 anni, nel settore giovanile della Juventus club di Noceto; sono poi passato nel settore giovanile del Noceto e a 15 anni ho debuttato in prima squadra, in Terza categoria.
Sono andato al Medesano, dove abbiamo vinto il campionato regionale under 18 e l’anno successivo ho vinto il campionato di Seconda categoria con la maglia del Noceto, squadra nella quale sono rimasto per diverse stagioni.
A 17 anni sono approdato al Busseto in Promozione. Dopo la breve parentesi da militare, sono tornato al Noceto in Prima categoria e da lì ho sempre disputato questo campionato con maglie diverse della provincia, all’incirca 12/13 società.
All’età di 33-34 anni ho deciso di appendere le scarpette al chiodo.

 

Se non sbaglio giochi ancora a livello amatoriale. Qual è il segreto per essere ancora in forma e competitivo, dopo una vita passata sui campi?

Sì, continuo a giocare e a divertirmi con i miei amici a livello amatoriale. È grazie alla passione che lo faccio con piacere, nonostante la mia età.

 

Com’è nata l’idea di diventare preparatore dei portieri? Qual è la parte più difficile del tuo ruolo e quale quella più piacevole?

Avendo sempre giocato in porta ho sviluppato le competenze adatte per diventare il preparatore dei portieri.
La cosa più difficile è motivare i miei ragazzi a dare il meglio di sé sempre, indipendentemente dal risultato finale; la parte più piacevole, invece, è vedere i loro progressi e miglioramenti grazie ai miei insegnamenti e consigli.

 

Qual è il ricordo più bello della tua esperienza qui a Fidenza?

Nei miei cinque anni che sono qui a Fidenza ci sono tanti bei ricordi che porto con me, non ne ho uno in particolare. Sicuramente il bel rapporto che si è formato con i giocatori, lo staff e la società è un qualcosa di cui vado fiero e credo che sia fondamentale per poter lavorare al meglio e dare sempre il massimo.

 

Che emozioni si provano a far parte di una società che quest’anno festeggia i 100 anni di storia?

È una grande emozione far parte di una società centenaria con alle spalle una grande storia di successi e vittorie. Far parte della storia del Fidenza è davvero speciale, una soddisfazione che ti rende orgoglioso.
L’evento che si è svolto a teatro, il libro e il calendario, sono tutte iniziative che ti fanno capire che il Fidenza calcio prima ancora di essere una società sia una famiglia, dove tutti sono importanti e dove tutti hanno un obiettivo comune: quello di riportare i colori bianconeri nelle serie che meritano.

 

Hai altre passioni al di fuori del calcio?

In generale ho tante passioni perché mi affascinano tutte le discipline sportive, non solo il calcio. Attualmente, quando non sono impegnato con la squadra, pratico anche canoa.
Questa passione è nata quando ero bambino, all’età di 10 anni; i miei genitori mi portavano al mare a Monterosso, dove vedevo diverse persone in canoa. Diciamo che è grazie a loro se mi sono appassionato perché da quel momento ho iniziato anche io a noleggiare la canoa e ho continuato per tanti anni.
Poi, per vari motivi, ho perso un po’ il giro ma, grazie ad un collega di lavoro, nel 2018 mi sono iscritto al club che gestisce il lago di Medesano e ho ripreso la passione che mi porto dentro fin da piccolo.

 

Un augurio per il finale di stagione.

L’augurio che posso fare, anche se al momento è davvero difficile, è di vincere il campionato. Scherzi a parte, per essere più realista spero e credo la squadra abbia le capacità e le qualità per concludere al meglio la stagione e il campionato. Già le ultime partite hanno dimostrato che questo gruppo può competere con chiunque, basta mettere in campo il giusto atteggiamento e la giusta determinazione. Speriamo di essere un po’ più fortunati in alcune situazioni.
La stagione non è ancora finita e c’è tempo per migliorare la nostra posizione in classifica.

 

Grazie Sandro per la tua disponibilità. Speriamo che il tuo augurio si avveri, così da vivere un finale di stagione emozionante!

 

Mattia Dallaturca