Dopo 3 partite di campionato siete ancora imbattuti e avete subito solo 2 gol. Sei soddisfatto di questo inizio di stagione o ritieni si potesse avere qualche punto più in classifica?

Sicuramente non perdere fa sempre piacere, durante la settimana ci si allena con più entusiasmo e significa che nonostante siamo un gruppo nuovo abbiamo già un buon equilibrio.
Con un po’ di attenzione avremmo potuto evitare di subire i gol ma purtroppo non è facile non sbagliare nulla per 90’, però partita dopo partita la fase difensiva sta migliorando, c’è grande spirito di sacrificio da parte di tutti, a partire dalle punte che sono i nostri primi difensori, possiamo migliorare ma la strada è quella giusta!
Sono abbastanza soddisfatto perché abbiamo incontrato 3 buone squadre e non aver perso qualcosa significa, potevamo forse approfittare della superiorità col Fontanellato ma era la prima partita e fisicamente non eravamo al 100%, mentre a Borgonovo nel finale abbiamo avuto 2 palle nitide per vincere ma non è andata bene.
Però le prestazioni sono sempre state in crescita e questo da grande fiducia!

 

Il rimpianto più grande forse potrebbe essere la prima partita contro l’Audax dove in 9 contro 11 non siete riusciti a segnare. semplice sfortuna o il fatto di essere un gruppo nuovo (e di conoscersi ancora poco) può avere inciso?

Come detto prima sicuramente aver giocato in superiorità e non averla sbloccata è un rimpianto perché anche 2 punti in più alla fine dell’anno possono fare la differenza ma ormai è andata così e guardiamo alle prossime.
Le cause possono essere tante, il gran caldo, il fatto di non avere ancora i 90’ minuti nelle gambe, poi sono partire strane, se riuscivamo a sbloccarla con Cocchi dopo 5 minuti forse dopo sarebbe cambiato tutto ma ci teniamo stretto anche quel punto.

 

Vieni da una promozione in Serie D con il Salso e ti ritrovi ad essere capitano in Prima Categoria con il Fidenza. Cosa ti ha spinto a questa scelta?

Fino a metà giugno ero convinto di rimanere a Salso, avevo già trovato l’accordo con il presidente, ma il fatto di partire dietro il giovane (in serie D è obbligatorio avere 4 giovani in campo) non mi piaceva tanto.
Anche se ho 38 anni mi sento ancora bene e lo dimostra il fatto che l’anno scorso non ho saltato un minuto, poi mi conosco e so che per dare il massimo devo sentirmi importante.
Poi c’è stata la telefonata del Ds Giordani e ho avvertito subito grande entusiasmo, sarei potuto rimanere a Salso o andare altrove ma la sfida di riportare il Fidenza in categorie più adatte alla storia di questa maglia ha prevalso e ho accettato subito, poi il fatto di ritrovare tanti ex compagni e mister Bazzarini per me è stato fondamentale.
So come lavora e la serietà con cui fa le cose, a prescindere dalla categoria.

 

Sei sorpreso che il gruppo ti abbia fin da subito nominato capitano o in un certo senso te l’aspettavi?

Sinceramente mi ha un po’ sorpreso. Non ho mai pensato alla fascia anche perché sono appena arrivato. È stata una scelta del gruppo e ho apprezzato veramente tanto. È uno stimolo in più a fare sempre meglio, voglio ripagare la fiducia che tutti mi hanno dimostrato.

 

Domenica ci sarà il derby contro il Fiore Pallavicino. Che tipo di partita ti aspetti?

Come tutte le partite affrontate finora, non sarà per niente facile, loro dopo aver perso la prima sono andati a vincere a Zibello e domenica scorsa hanno fatto 4 gol al Fontanellato quindi incontreremo una squadra che sta bene e avrà grande entusiasmo.
Noi vogliamo proseguire la striscia positiva e sappiamo che per vincere servirà una grande prestazione, ma ci stiamo preparando alla grande per farci trovare pronti.

 

Già in due occasioni hai regalato la vittoria ai tuoi: contro la Viarolese parando due rigori su tre, e contro la Sannazzarese con il miracolo sul colpo di testa di Riva, negandogli il 2-2. Il senso di sicurezza e di solidità che trasmetti alla squadra pensi possa incidere (in positivo) anche sulla prestazione collettiva?

Quando dico ripagare la fiducia intendo questo: fare il possibile per aiutare i ragazzi in campo e la squadra ad ottenere dei risultati positivi.
Sono stato preso per questo e spero di proseguire con queste prestazioni positive.
Avere dietro un portiere che ti dà sicurezza sicuramente può far giocare un po’ più sereni, rischiare qualcosa in più ma questo non significa abbassare l’intensità e la concentrazione.
Io sono uno del gruppo e, partita dopo partita, devo dare il mio contributo, sperando sia sempre positivo ma senza gli altri non posso fare nulla, da solo non vinco le partite.