Domenica scorsa altra grande prestazione e possiamo dire altro grande rammarico per non aver portato a casa i 3 punti ed esservela giocata alla pari con una squadra, sulla carta, favorita?

E.N.: Quando fai la prestazione e non vinci c’è sempre rammarico, però è evidente quanto la squadra sta lavorando bene e quindi questo dà fiducia e autostima all’ambiente. Il bello di questo campionato è il livello medio-alto di tutte le squadre, che rende ogni partita non scontata.

A.B.: Fidenza Zibello è stata una bella partita e ci sono state tante occasioni da entrambe le parti. Loro erano favoriti ma solo sulla carta perché comunque noi abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno in questo campionato, ce la siamo giocata come facciamo ogni domenica e il risultato alla fine credo sia onesto. Il rammarico per i tre punti c’è perché comunque abbiamo disputato una buona prestazione ma per le occasioni create direi che il pareggio è un risultato giusto.

 

Podenzano, nonostante sia ultima in classifica, all’andata vi aveva messo in difficoltà. Domenica che partita vi aspettate?

E.N.: Mi aspetto una partita tosta, come tutte. Sarà importante correre e rimanere lucidi, come abbiamo fatto negli ultimi due mesi. Ci sono da portare a casa i tre punti da squadra.

A.B.: Domenica sarà una partita difficile: loro scendono in campo senza niente da perdere a differenza nostra; dobbiamo cercare di entrare in campo decisi e concentrati per portare a casa i tre punti che sono fondamentali.

 

Nelle ultime 4 partite giocate in casa avete subito solo due gol, entrambi su calcio di rigore. Merito del cambio di modulo o è cambiato qualcosa anche tra di voi, a livello di gruppo?

E.N.: Merito del lavoro che si fa in allenamento: i meccanismi quando si è senza palla sono cose che si allenano, non si improvvisano.
Sui rigori subiti, che definirei “generosi”, c’è comunque da migliorare.

 

Quest’anno eri partito forte, trovando due gol nelle prime giornate; l’infortunio che hai avuto ha complicato le cose?

A.B.: Si ero partito forte quest’anno giocando buone partite nel girone di andata, l’infortunio sicuramente ha pesato sulla mia condizione fisica facendomi saltare tutta la preparazione atletica di gennaio.

 

La posizione che preferisci è quella di mediano davanti alla difesa o ti piacerebbe giocare un po’ più vicino alla porta?

E.N.: In mezzo ho fatto anche sia il basso, che la mezzala, ed anche nei due di centrocampo. Mi piace stare lì in mezzo, in generale, si è sempre dentro al gioco. Si lotta, si litiga e si cerca di dare equilibrio alla squadra. Poi le giocate illuminanti le facciamo fare a Uni, quando ha voglia! (ride, ndr).

 

Hai una buona corsa, recuperi molti palloni, non molli mai la presa sull’avversario, ti inserisci bene e hai un bel tiro dalla distanza. Ti piacerebbe giocare un po’ più avanzato o preferisci il ruolo di mezz’ala?

A.B.: La mezz’ala è sempre stato il mio ruolo ed è dove mi piace giocare. Quest’anno ho fatto tanto l’esterno perché parlando col mister crede sia il mio ruolo, e quindi mi adatto. Giocare più avanti credo che non sia nelle mie corde ma se c’è bisogno rispondo presente.

 

Quest’anno, nel girone di ritorno (a parte a Ziano), avete fornito delle ottime prestazioni, ma solo poche volte avete ottenuto il massimo. È un’annata un po’ sfortunata o pensate che con una partenza migliore a quest’ora si potesse ancora lottare per i playoff?

E.N.: Penso che a tre giornate dalla fine ogni squadra ha i punti che si merita. Noi sicuramente avevamo nelle corde qualche punto in più.
A livello personale, invece, è stato un anno difficile: mai avuti tanti infortuni muscolari; sono quelli che moralmente ti abbattono perché hanno tempistiche precise e non puoi forzare il recupero giocando “sopra al dolore”. Il gruppo, però, è sempre stato vicino agli infortunati e, dopo anni in categoria, non è scontato. Adesso la cosa importante è vincere domenica.

A.B.: Sicuramente con un po’ più di fortuna sarebbe andata diversamente, chiaro che nel calcio la maggior parte delle volte vince chi se lo merita di più. Meritavamo di strappare qualche punto in più soprattutto nel girone di ritorno, quando abbiamo trovato la quadratura della squadra.
Le occasioni per vincere le partite le abbiamo sempre avute, che sia sfortuna o “errori” potevamo fare meglio.

 

Mattia Dallaturca