La scorsa partita contro il Pallavicino avete creato tante buone occasioni, ma non siete riusciti a segnare. Cosa è mancato secondo te?

La scorsa partita abbiamo creato parecchie occasioni ma non siamo riusciti a segnare, forse perché ci è mancata la cattiveria giusta in area, ci è mancato quel poco che sarebbe bastato per portarci in vantaggio.
Secondo me non abbiamo giocato una brutta partita, anzi, però ci manca quella spinta, quella grinta in area che ti fa segnare.

 

Da un lato avete segnato 3 gol in 4 partite di campionato, dall’altro ne avete subiti appena 2 (con due clean sheet). La difesa è apparsa fin da subito molto solida, concedendo sempre quasi nulla; invece, nel reparto offensivo si concretizza poco rispetto a quello che si crea. Secondo te, a cosa è dovuta questa differenza tra i pochi gol subiti e i pochi gol segnati?

Si, in campionato abbiamo subito soltanto 2 gol e ne abbiamo segnati 3.
Non saprei a cosa è dovuta questa differenza, forse al fatto che abbiamo partecipato poco come squadra a livello offensivo e invece abbiamo curato di più l’aspetto difensivo.
Se abbiamo subito così poco lo dobbiamo anche e soprattutto al nostro portiere, che tra miracoli e rigori parati ci ha salvato parecchie volte (in questo il reparto difensivo è fortunato ad avere dietro Spanu).
Sicuramente cercheremo di lavorare di più anche quando siamo noi ad attaccare per cercare di sfruttare al meglio le occasioni che creiamo, che non sono poche.

 

Giochi in un reparto dove ci sono diversi giocatori con tanta esperienza. Cosa cerchi di imparare da loro e quali sono i principali consigli che ti danno in allenamento e in partita?

Si, come dicevo prima sono fortunato a giocare in un reparto dove ci sono giocatori con tanta esperienza, che mi danno consigli sia in allenamento che in partita.
In particolare, Giorda e Nico, giocando al loro fianco, mi danno molti consigli, su marcature, su come scappare in situazioni di gioco pericolose, mi dicono dove sbaglio e mi caricano dopo gli errori.
Da loro cerco di imparare ciò che non so, e correggere ciò che so ma sbaglio.

 

Domenica affronterete lo Spes Borgotrebbia che, come voi, ha la miglior difesa del campionato. Quale sarà la chiave del match? Secondo te vincerà chi cercherà di subire meno gol o chi proverà a farne di più?

Domenica giochiamo contro lo Spes Borgotrebbia che è primo e che come noi ha la miglior difesa del campionato.
Sicuramente dobbiamo fare una buona partita, non solo perché abbiamo contro un avversario forte ma anche per cercare di dare continuità e coerenza col nostro percorso.
Poi si può vincere o perdere, però credo che domenica lavoreremo molto sul carattere e sulla cattiveria che ci è mancata ultimamente in alcune situazioni.
La chiave secondo me sarà questa, cioè scendere in campo da squadra e con grinta fare la nostra partita; non penso sia la via giusta focalizzarsi solo sul fare tanti gol o sul subirne pochi: ci deve essere una via di mezzo, a mio modo di vedere l’estremo non è mai la soluzione giusta.

 

A livello personale come giudichi il tuo inizio di stagione e in cosa, secondo te e secondo il mister, puoi ancora migliorare?

Sono contento del mio inizio di stagione, per me è un’esperienza completamente nuova, e completamente diversa dalla Juniores.
Sicuramente mi porto dietro un mio modo di giocare, più o meno giusto che sia, che ho sviluppato negli anni: questo gioco però va modificato e adattato in base alla squadra e ai compagni con cui gioco.
Come ho già detto, sto imparando parecchio dai miei compagni, soprattutto da chi ha molta esperienza in queste categorie o superiori.
L’auspicio è quello di migliorare partita dopo partita come squadra e individualmente, in particolare l’acquisire più tranquillità quando si gioca perché giocare con l’ansia tante volte ti porta a sbagliare.

 

Giocare in una squadra che punta alla promozione per un giovane come te rappresenta più una pressione o uno stimolo per dare sempre il 100% sia in partita che in allenamento?

Sicuramente gioco in una buona squadra che ha obiettivi precisi e importanti.
Giocare in una squadra così è sia una pressione sia uno stimolo a dare il 100%: una pressione perché comunque si hanno delle responsabilità in campo e un piccolo errore in una partita qualsiasi può costare caro; allo stesso tempo è anche un grande stimolo perché fa piacere avere un obiettivo e fa piacere far parte di una squadra che punta a salire di categoria.
Grazie e forza Fidenza🤍🖤